Come Trovare la Motivazione per Studiare

La motivazione per studiare si può riprendere facilmente, se si presta attenzione ad alcuni suggerimenti. A volte infatti basta impegnarsi e tentare di ricercare quella grinta che si credeva di aver perso. Ci sono tanti consigli che possono essere utili per ottenere questo obiettivo, anche perché ci sono tante ragioni per cui la propria voglia di smaltire le pagine sia andata momentaneamente via. A volte può essere per stanchezza o per altri motivi. In ogni caso, ci sono tante soluzioni per diventare di nuovo motivati e riprendere il proprio studio. 

Indice:

Consigli per ritrovare la Motivazione

A volte alcuni studenti perdono la motivazione per studiare e le cause possono essere diverse. Tra queste ci può essere il fatto di essere stanchi per aver passato giorni e giorni sui libri, ma anche uno scarso risultato in un esame precedente o magari una bocciatura proprio sulla prova che si dovrà ripetere. 

Per ritrovare però una grinta adeguata, l'ideale sarebbe proprio analizzare le ragioni per cui si non si è più motivati e pensare che anche se si dovesse aver conseguito un brutto voto o se si dovesse esser stati bocciati, tuttavia questo non vuol dire che non si possa ottenere persino il massimo, riprovandoci. Per questo, sarebbe opportuno cercare di allontanare i cattivi pensieri e non lasciarsi scoraggiare da prove andate male. Può succedere infatti di ottenere un risultato che non soddisfa, ma è anche vero che a volte capitano gli esami difficili o i compiti in classe molto tosti e magari c'è bisogno di stringere i denti o anche di studiare con un maggior livello di concentrazione.

Trovare la motivazione per studiare
Trovare la motivazione per studiare

Oltre a cercare di pensare positivo, ulteriore consiglio può essere proprio il fatto di concentrarsi di più: si potrebbe infatti aver svolto un tipo di studio troppo superficiale e di conseguenza non si è raggiunta la sufficienza o magari non si va avanti con le pagine da smaltire. A volte infatti vi è bisogno di un ambiente più tranquillo magari per dedicarsi allo studio, proprio perché in casa o nel luogo in cui si è soliti stare sui libri, non vi è la possibilità di dedicarsi al meglio a questa attività. È necessario infatti essere circondati da silenzio o comunque da un clima tranquillo e per questo, sarebbe meglio spegnere il cellulare quando si studia o almeno mettere il silenzioso.

In questo modo, non si avrebbe la tentazione di controllare ogni 5 minuti se sono arrivate delle notifiche, ma non solo. Ritrovando la concentrazione magari non si penserà ad altre persone, a situazioni, a preoccupazioni e quindi si avrà modo di studiare al meglio e soprattutto di riprendere un certo ritmo con le pagine.

Se questi appena indicati erano dei suggerimenti utili per cercare di ritrovare la motivazione, ce ne sono altri ancora più efficaci da citare.

Regalarsi dei premi e delle pause per stimolare la motivazione

Per ritrovare la grinta si deve pensare anche al premio finale, che consisterà prima di tutto nell'affrontare la prova e quindi nel sostenere l'esame o il compito in classe. Si dovrebbe pensare infatti che prima si termina lo studio e maggiormente si sarà preparati, in modo che poi non si avrà nemmeno l'ansia, dato che si sapranno tutte le nozioni utili per sostenere l'esame. 

Oltre a questa concezione però, si può puntare anche su un'altra, sempre relativa all'idea dei premi e che consiste nel fatto di spezzare lo studio in diverse tappe. Ciò vuol dire che un giorno si svolgerà un capitolo, un giorno un altro e così via. Se vi è poco tempo a disposizione, si può anche fare così: ogni ora si farà una pausa, ma si devono prestabilire degli obiettivi di tempo, quindi magari in un'oretta si deve cercare di smaltire un certo numero di pagine.

L'idea del premio in tutti questi casi indicati riguarda proprio non solo il fatto di fare delle pause ogni tanto, ma di regalarsi qualcosa durante il loro svolgimento. Può essere uno snack, un dolcetto, un cioccolatino, ma anche la possibilità di rispondere durante quei minuti di tempo libero ai messaggi oppure anche il fatto di “regalarsi” una bella uscita con gli amici o con il proprio compagno/a, insomma le idee possono essere tante. In questo modo, non solo si “staccherà la spina” dallo studio, durante le pause, ma si potrà anche ritrovare la giusta motivazione e concentrazione, nonché l'energia per essere pronti a smaltire i nuovi capitoli.

Il premio può anche essere il fatto di comprarsi qualcosa, soprattutto una volta che sarà terminato l'esame. Può essere utile promettersi quel determinato oggetto o esperienza a fine esame/compito in classe, indipendentemente dal risultato, anche perché può essere considerato come un regalo per il fatto di essersi impegnati e questo potrà essere utile anche per motivarsi le prossime volte.

Un altro consiglio però può anche essere quello di dormire e mangiare bene, discorso che merita un approfondimento.

Dormire e mangiare bene

Dormire e mangiare bene è importantissimo quando si è poco motivati per lo studio, anche perché una delle ragioni per cui si potrebbe evitare di studiare o comunque che potrebbero spingere a non avere voglia riguarda proprio la stanchezza.

Questa può essere dovuta al fatto di dormire poco e/o male e poi anche dal fatto di seguire un tipo di alimentazione non adeguata, ovvero eccessivamente ricca di grassi. Questa infatti potrebbe a sua volta indurre la persona a non avere molto sonno, o al contrario, a sentirsi sempre stanca. Per questo, anziché ricorrere magari a un numero eccessivo di caffè, come fanno alcuni studenti, meglio puntare su un tipo di sonno regolare, così come per l'alimentazione.

Altro consiglio per ritrovare la grinta per studiare e la motivazione riguarda il fatto di non rimandare le pagine da studiare all'ultimo momento, anche perché sarebbe completamente inutile. 

Smettere di procrastinare

Se manca la motivazione e non si ha molta voglia di studiare, non si dovrebbe però commettere l'errore di procrastinare, anche perché questo fa rischiare di essere ancora di più demotivati. L'ideale infatti sarebbe suddividere le pagine da smaltire, se queste dovessero essere numerose, in diversi giorni.

In questo modo, sarà possibile rendersi conto che con il passare del tempo saranno sempre di più le pagine ormai studiate e sempre meno quelle che mancano da studiare.

Ecco che questo tra l'altro potrebbe persino aiutare a darsi un certo coraggio e soprattutto anche una maggiore spinta. Ci sono poi anche altri consigli a cui si può pensare.

Non perdere tempo nel ricopiare in bella gli appunti e simili

Inutile sottolineare seguendo un righello, non avrebbe minimamente senso e in più si perde tempo: si sottolinea al massimo con una matita, le righe perfette non dovrà vederle nessuno. Stessa cosa per quanto riguarda il fatto di ricopiare in bella gli appunti presi a lezione: certamente, se questi sono proprio impossibili da leggere e se si rischia di rallentare ancora di più lo studio e di demotivarsi, allora sì, è il caso di ricopiare, ma alcune persone si mettono persino a realizzare disegnini, quando ciò in molti casi si rivela del tutto inutile.

Non serve infatti curare l'estetica del proprio quaderno, ma ritrovare la grinta per studiare e trarre profitto dalla propria fatica. Certamente, se può essere utile invece disegnare una mappa per riassumere i concetti, allora questo è un discorso completamente diverso e può effettivamente servire per ritrovare la motivazione. È proprio su questo discorso infatti che si può fare un approfondimento. 

Un buon metodo di studio e se è il caso, chiedere aiuto al professore

Se si è demotivati perché non si ha un buon metodo di studio, questo si può sempre acquisire, anche perché è proprio l'esperienza che aiuta a ottenerlo. In più si può puntare su mappe, sul semplice ripetere ad alta voce e fare anche riassunti, o direttamente sottolineare le info principali e riportarle su un quaderno trasformandole con le proprie parole.

Se poi si dovesse avere difficoltà o se magari non si dovesse aver capito un certo argomento, si può sempre chiedere al professore un aiuto, una spiegazione aggiuntiva o comunque dei chiarimenti

Scritto da: Giada Fiordaliso